sabato 13 giugno 2020

Step #25: l'ultimo passo

Eccoci arrivati alla fine del nostro percorso, il cui obbiettivo era l’approfondimento del verbo “pulire”.In questo post andremo a ripercorrere i passi che ci hanno portato sino a qui facendo una sintesi del blog ricca di link di collegamento ai diversi post.
Il nostro percorso è incominciato analizzando il significato del verbo e la sua origine etimologica nella lingua italiana e subito dopo in 3 diverse lingue straniere: francese, inglese e tedesco.
Chiarito il suo significato e le sue origini abbiamo iniziato ad analizzare il verbo da diversi punti di vista.
Inizialmente ci siamo concentrati sulla sfera umanistica, andando ad analizzare la sua centralità all’interno della mitologia, romana e greca in particolare, come nel mito della pulizia delle stalle di Augia di Ercole. Subito dopo ci siamo concentrati sulla sua presenza in ambito letterario, dove abbiamo scoperto l’incantesimo pulente tergeo nei libri di Harry Potter, e poetico, dove tra le altre abbiamo potuto apprezzare la poetica di Gianni Rodari in “lo spazzino”.
In ambito scientifico invece abbiamo analizzato prima la correlazione esistente tra la chimica dello sporco e i relativi metodi di pulizia, per poi soffermarci sull’analisi di un particolare materiale, la fibra di cellulosa, componente madre delle moderne spugne.
Un altro punto di vista affrontato è stato quello artistico dove per quanto riguarda le arti figurative abbiamo potuto ammirare le opere di due grandi artisti come Vincent Van Gogh e il Tintoretto, mentre rivolgendo la nostra attenzione al mondo cinematografico abbiamo conosciuto la storia vera di Joe Mangano, l’inventrice del moderno mocio, narrataci attraverso le interpretazioni di Jennifer Lawrence e Robert De Niro. Sempre riferendoci al grande schermo abbiamo studiato la presenza del verbo in ambito pubblicitario, concentrandoci soprattuto sugli spot dove veniva sottolineata l’importanza dell’igiene nella lotta al Covid-19.
Grande attenzione infine è stata posta allo sviluppo tecnologico nella storia dei principali strumenti e delle principali tecniche pulenti, per il corpo o per l’ambiente: abbiamo studiato la nascita dei sistemi fognari nel mondo antico, per poi passare al mondo medievale e studiare la colmata, una tecnica di bonifica molto utilizzata all’epoca e non solo. Facendo un salto di qualche secolo siamo passati all’invenzione del water in Europa nel 700’ ,della doccia un secolo più tardi e, nel diciannovesimo secolo, del moderno aspirapolvere elettrico.
Per concludere è stata presentata una futura ipotetica invenzione che possa rivoluzionare il settore degli elettrodomestici, una Colf robotizzata.

giovedì 11 giugno 2020

Step #24: Mappa concettuale

Di seguito potete osservare una mappa concettuale del verbo pulire, dove vengono messi in evidenza i suoi concetti principali e i relativi collegamenti: 






martedì 9 giugno 2020

Step #23: Robocolf, il futuro è adesso !

Di seguito potete osservare il volantino pubblicitario riferito all'invenzione del post precedente :



Step #22: La pulizia del futuro

Oggi giorno sono sempre più i settori che, beneficiando dello sviluppo tecnologico e in particolare dell'intelligenza artificiale, vedono sostituire o affiancare l'operato dell'uomo a quello dei robot. Nello specifico un settore particolarmente toccato da questo fenomeno è proprio quello della pulizia, basti pensare ai moderni aspirapolvere robot, ai vetri autopulenti o ai deodoranti ambiente in grado di rivelare ed elaborare specifici parametri dell'aria domestica e di attivarsi in automatico.
Riflettendo dunque su una futura invenzione che possa rivoluzionare il settore ho pensato a un unico robot in grado di compiere autonomamente tutte queste attività e molte altre ancora, eliminando la necessità di andare a comprare i singoli elettrodomestici autonomi.
Una sorta di colf-robot, con il quale noi potremo comodamente interagire tramite un'app sul nostro smartphone, in grado di riassumere in un unico corpo tutte le capacità sopra elencate e altre ancora, liberando le famiglie dal pensiero di mantenere pulita la casa.
Pensando al futuro esso sarà in grado di muoversi autonomamente per la casa ed eventualmente per il giardino riconoscendo ed evitando i diversi ostacoli, ai piedi sarà dotato di due aspiratori affiancati a dei sensori in grado di riconoscere ed aspirare lo sporco, le mani robotiche saranno dotate di profumatori per l'ambiente, sarà in grado di rifare i letti, pulire le superfici quando necessario,riordinare eventuali oggetti fuori posto e in generale di sostituire completamente l'operato umano in quanto a pulizia domestica. 

Immagine 3D del colf-robot



Occhio artificiale dotato di sensori del robot-colf

venerdì 5 giugno 2020

Step #21: brevetti


  • ASPIRAPOLVERE ROBOT

brevetto e immagine dettagliate della struttura


descrizione dettagliata dell'invenzione

  • LAVASTOVIGLIE




brevetto e descrizione dell'invenzione


immagine della struttura

Link diretti ai brevetti in esame:

giovedì 4 giugno 2020

Step #20: un materiale tipico

Cercando un materiale tipico connesso al concetto di pulizia ho deciso di concentrarmi su un oggetto di uso quotidiano legato alla pulizia principalmente domestica, ovvero la spugna. Quest'ultima è utilizzata abitualmente in tutte le case per mantenere puliti fornelli, lavandini, mensole e in generale i vari mobilii domestici, oppure per pulire il corpo durante una doccia, ma alla domanda "in che materiale sono realizzate?" in molti faticano a rispondere, nonostante la loro grande diffusione.

Immagine di una comune spugna 


LA FIBRA DI CELLULOSA
Le moderne spugne in commercio sono solitamente composte da diversi strati realizzati con materiali differenti a seconda delle applicazioni per le quali esse vengono realizzate, ma molte hanno un comune denominatore che compone gran parte della struttura: la fibra di cellulosa.
Essa viene ricavata dalla carta di giornale riciclata, che viene sminuzzata e mischiata a sali di boro, diventando in questo modo ignifuga e antiparassitaria. Terminato il processo si ottengono delle sorte di fiocchi che una volta pressati vengono venduti ai produttori di spugne, i quali li conferiscono la tipica forma che tutti noi conosciamo.

Fibra di cellulosa "grezza"




Riferimenti bibliografici:

mercoledì 3 giugno 2020

I lavavetri acrobatici

Lo sapevate che...
I lavavetri moderni sono dei veri e propri stuntman! arrivano a toccare altezze di centinaia di metri per mantenere puliti anche le vetrate dei grattacieli più alti



Fotografia di un lavavetri ad alta quota


Riferimenti bibliografici:


martedì 2 giugno 2020

Step #19: la chimica dello sporco

Prima di iniziare un'azione di pulizia è indispensabile conoscere la natura chimica dello sporco che andiamo ad affrontare, solo così infatti potremo scegliere i prodotti o le azioni più adeguate per una corretta ed efficace pulizia. In particolare in questo post andremo a concentrarci su quelle categorie di sostanze che tutti i giorni sporcano le nostre case e sulle relativi azioni pulenti più adeguate, in quanto di maggiore interesse per la maggior parte degli individui che abitualmente si trovano a svolgere le così dette pulizie domestiche. 


  • LA POLVERE
La polvere è una dei tipi di sporco domestico più conosciuta e fastidiosa, ma da che cosa è composta?
Essa consiste in un insieme di particelle della dimensione di qualche micron in sospensione nell'aria, che la trasporta con grande facilità da un luogo all'altro e, ahimè, anche nelle nostre case.Essa è composta da polveri atmosferiche insieme a polvere generalmente provocata dagli abitanti a causa di frammenti di capelli, pelle, unghie ecc... Pericola è la presenza al suo interno degli acari della polvere, i cui escrementi possono provocare reazioni allergiche.
La soluzione più efficace per la sua rimozione è l'uso di aspirapolveri o della scopa.


Essi includono zuccheri e amidi e sono tra i tipi di sporco maggiormente agevoli da rimuovere. Molto efficace è l'utilizzo di soluzioni detergenti alcaline, mentre è sconsigliato ricorrere a trattamenti termici, in quanto ne alterano la struttura facilitando la loro dispersione.

Lo sporco caratterizzato dalla presenza di proteine è tra i più difficili da rimuovere, soprattutto se combinati con sali minerali che tendono ad aumentarne l'adesione, o se a contatto con superfici calde come,tra le più comuni, i fornelli. Rientrano in questa categoria le uova o il latte ad esempio.Per la loro rimozione è consigliato l'uso, anche in questo caso, di detergenti alcalini, ancora meglio se cloroattivi.

I grassi sono molto fastidiosi in quanto capaci di intrappolare a se anche altri tipi di sostanze, come sali minerali e proteine. Contro questa categoria di sporcizia è consigliato l'uso di detergenti tensioattivi, in grado tramite un processo di saponificazione di trasformarli in saponi solubili maggiormente facili da rimuovere.

I sali minerali, caratteristici di acqua e prodotti alimentari, possono precipitare sulle superfici della nostra casa, generando incrostazioni. Essi costituiscono la frazione inorganica dei residui di sporcizia.
Di dominio popolare, ad esempio, sono le incrostazioni di sali di calcio tipiche delle lavastoviglie o dei lavandini di casa dovuti all'utilizzo di acqua ad elevata durezza.Consigliati per la loro rimozione sono detergenti acidi o detergenti alcalini addizionati di sequestranti, come E.D.T.A. ( acido etilendiamminotetraacetico ).



Azione dei detergenti sullo sporco
Immagine presa dal sito 



Riferimenti bibliografici:

lunedì 1 giugno 2020

Step #18: nella cronaca

Il fatto di cronaca sul quale voglio porre l'attenzione è molto recente e consiste in un limpido esempio di cattiva pulizia. Esso riguarda proprio il nostro paese, in particolare il fiume Sarno:
Dopo decine di anni di inquinamento dovuto a liquami e rifiuti in esso scaricati, Recentemente le acque del fiume, a causa della pandemia Covid-19 e della relativa sospensione generale delle attività aziendali, erano tornate quasi limpide e lentamente stavano cominciando a ricrescere tipi di flora scomparsi da anni, per la felicità degli abitanti delle zone limitrofe.
Purtroppo però questo momento di felicità è durato molto poco. Con la ripresa delle attività industriali nel giro di pochi giorni le sue acque hanno riassunto quel colore salmastro,grigio che lo avevano caratterizzato negli anni al punto di affidarli il titolo di fiume maggiormente inquinato di Europa.
"Una circostanza che il primo cittadino stabiese ha esposto in una lettera inoltrata alla Corte Europea di Strasburgo, evidenziando “il diritto calpestato alla salute, connesso al diritto ad un ambiente salubre e ad uno standard adeguato delle condizioni di vita”. Già nel corso del mese di novembre 2018 ho deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, per denunciare la presenza di agenti inquinanti che, attraversando la corrente del fiume, sfociano in mare. “Sversamenti provenienti da aziende del settore agroalimentare e concerie, - evidenzia il sindaco Cimmino - che riversano un ventaglio assortito di sostanze tossiche per l’uomo e per l’ambiente: cadmio, piombo, rame, nichel, vanadio, arsenico, zinco, manganese, ferro e pesticidi”. L’area attraversata dal Sarno, non a caso, è stata definita dai ricercatori “il pentagono della morte”, dal momento che gli abitanti delle aree limitrofe al fiume sono soggetti ad un elevato tasso di mortalità per cancro."


Immagine del propagarsi dell'inquinamento nel fiume Sarno


Foto dell'articolo di Repubblica sull'argomento

mercoledì 27 maggio 2020

Ciprinidi, i pesciolini che fanno la pedicure!

Lo sapevate che...
Esiste una specie di pesciolini privi di denti originari dell'Asia, i Ciprinidi, che liberano i nostri piedi dalle pelli morti. Lo effettuano applicando le loro boccucce ai nostri piedi come piccole ventose, e «succhiando», letteralmente, le pellicine.
Essi si trovano nei fiumi e nei laghi della Turchia e di località asiatiche, di cui ripuliscono le rive dalle alghe nere e di detriti di origine animale. Fin dall’antichità sono stati impiegati in Asia per liberare dalle pelli morte i malati di psoriasi.



Immagine dei ciprinidi in azione

Riferimenti bibliografici:

martedì 26 maggio 2020

Step #17: l'abbecedario

Un abbecedario consiste nell'associazione a ciascuna lettera dell'alfabeto di una parola,un'espressione avente come iniziale proprio tale lettera e legata alle altre parole da un tema comune. 
Di seguito potete osservare la mia versione dell'abbecedario del verbo pulire:


  • Aspirapolvere       
  • Bonifica
  • Cenerentola
  • Detersivo
  • Elettrodomestico
  • Filo interdentale
  • Greta Thunberg
  • Hoover
  • Igiene
  • Lavatrice
  • Mocio
  • Netturbino
  • Olio di gomito
  • Panno
  • Quasar
  • Rastrello
  • Spazzola
  • Tergeo
  • Ultrasuoni
  • Vaporetto
  • Zozzo

Alle parole meno conosciute ho collegato un link per poterne scoprire o approfondire meglio il significato.