giovedì 9 aprile 2020

Step #04: la pulizia nella mitologia

Come è possibile constatare leggendo,tra gli altri, il post numero due il concetto di pulizia,intesa sia come mera rimozione dello sporco che in modo più figurativo come processo interiore di purificazione, oppure come mancanza di sbavature nello svolgere un'azione, ha sempre accompagnato l'uomo sin dai tempi antichi all'interno della sua quotidianità. Non ci sorprenderà dunque scoprire come la mitologia stessa sia ricca di riferimenti all'azione del pulire, dal momento che da sempre è stata il riflesso delle tradizioni culturali di un'epoca e delle abitudini delle sue civiltà.
Andiamo allora a scoprire insieme qualche esempio, nel quale l'azione del pulire ricopra un ruolo di primo piano all'interno del mito stesso.

MITOLOGIA GRECA
All'interno della mitologia greca il riferimento più immediato che possiamo trovare è probabilmente quello alle dodici fatiche di Ercole ed in particolare ad una di esse: la pulizia delle stalle di Augia, re dell'Elide.
Ercole,o Eracle, è una figura molto importante all'interno del corpus mitologico dell'Antica Grecia.Egli era figlio della regina Alcmena e di Zeus, il padre di tutti gli Dei. In realtà Alcmena non era sposata con quest'ultimo bensì con il re Anfitrione,ma pur di giacere con la donna Zeus prese le sembianze del marito e la sedusse. Dalla loro unione nacque appunto Eracle, che però incorse fin dalla sua nascita nell'odio di Era,la vera sposa di Zeus, che vedeva nel bambino la prova dell'infedeltà del suo.Ed è Proprio da un suo crudele dispetto che ebbe origine l'impresa delle Dodici Fatiche di Ercole.
Un giorno infatti la dea fece cogliere l'eroe da un attacco di follia e questi uccise moglie e figli. Una volta riacquistato il senno, Ercole disperato decise di recarsi dall'Oracolo di Delfi dove la Pizia, la sacerdotessa che parlava per bocca delle divinità, gli avrebbe rivelato un modo per espiare il suo terribile peccato.
L'oracolo comandò così all'uomo di mettersi al servizio del re di Tirinto e Micene, Euristeo, un uomo avido ma non molto intelligente. Questo Euristeo mandò Ercole a compiere le 12 Fatiche.

La quinta di esse fu proprio quella di pulire le immense stalle di Augia, il re dell'Elide. Egli era ricchissimo non che molto potente e possedeva ben tremila buoi, ma era tanto avaro che pur di non spendere non faceva ripulire da più di trent'anni le sue stalle. Appena la notizia arrivò alle orecchie di Euristeo, il suo pensiero corse subito ad Ercole, ordinandogli di ripulire in un giorno solo le sporchissime stalle. In così poco tempo era impossibile trasportare fuori tutto il letame e ripulirle per bene allora Ercole pensò di deviare il fiume Alfeo, così che le sue acque potessero trascinare via lo strato denso di letame.In tal modo riuscì nell'impresa.

Ercole e le stalle di Augia


Evidente è il riferimento all'azione del pulire nel momento  della rimozione del letame all'interno delle stalle, ma non solo.Anche le 12 fatiche assegnate ad Ercole, nel loro complesso, possono essere considerate come un'azione di pulizia.Esse possono essere infatti viste come un processo di espiazione dei peccati e dunque di pulizia dell'anima.



MITOLOGIA ROMANA
La figura più importante per quanto concerne la pulizia all'interno della mitologia romana è indubbiamente quella della dea Cloacina, protettrice della Cloaca Massima, la parte più antica ed importante del sistema fognario romano.Essa secondo la mitologia romana presidia e fa funzionare gli impianti sanitari,quelli che concretamente permettono di evitare le contaminazioni dovute allo sporco. Cloacina ha un'origine etrusca, infatti la costruzione della Cloaca Massima è iniziata e terminata sotto il regno di due re etruschi (Lucio Tarquinio Prisco e Tarquinio il Superbo), tant'è che per i romani diventerà addirittura Venere Cloacina.
Nei pressi della basilica Emilia sorgeva il Sacello di Venere Cloacina, un tempio circolare dedicato proprio a quest'ultima, del quale oggi resta solo un basamento circolare in marmo. Le fonti tramandano che qui avvenissero le antiche cerimonie di purificazione dell'esercito romano e in particolare che tale luogo fu scenario di un importante avvenimento legato ai miti delle origini di Roma: la purificazione, la pulizia dell'anima dagli orrori della guerra da parte dell'esercito romano e sabino dopo la guerra per il ratto delle Sabine,immergendo le armi insieme a dei rami di mirto nell'acqua.

Disposizione originaria del Sacello di Venere Cloacina

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